
Uguale per tutti
Il ruolo degli interventi non strutturali nel percorso della detenzione
Il convegno vuole essere un momento di riflessione sul tema delle azioni che con il sistema penitenziario dialogano a sostegno del processo di recupero e riparazione della persona detenuta. Le pratiche artistiche che si pongono questo obbiettivo, l’equivoco della terapia in “assenza” dell’essere umano, i percorsi di promozione della presenza (potenzialità e rischi), la cultura come strumento di guarigione, il confronto con la vittima e il ritorno al diritto di essere parte della Comunità sono tutte azioni che in modo sperimentale e coraggioso vengono a dialogare con la giustezza della pena e l’esecuzione della stessa nella direzione del recupero e non della detrazione. Il tempo della detenzione può essere allora un tempo salvato dalla devianza ed impiegato in
modo forte nella vita di Comunità e non un tempo di assenza, di eclissi dalla stessa.
INTERVENGONO:
- PADRE NILO TERVISANATO che opera al carcere femminile della Giudecca
- ENRICO SBRIGLIA – Provveditore per l’Amministrazione penitenziaria del Triveneto
- Dott.ssa CRISTINA BERTOGNA – psicologa e psicoterapeuta
- VALERIA OTTOLENGHI – responsabile del Coordinamento Nazionale di Teatro e Carcere
- DON PAOLO ZUTTION – Cappellano del Carcere di Gorizia
- ELISA MENON – attrice, regista, esperta di Teatro sociale
MODERA : MARCO BISACH – giornalista de “Il Piccolo” ed esperto di comunicazione