La proposta di realizzare dei laboratori teatrali con un gruppo di anziani della CASA DI RIPOSO LA CJASE ha suscitato da subito entusiasmo.
Non ci sono stati precedenti esperienze con questo tipo di attività, pertanto il primo passo è stato quello di gettare delle basi e pensare a degli obiettivi possibili e realistici per i nostri anziani.
E’ chiaro che la finalità ultima non era quella di costruire una mera “recita” bensì intraprendere un percorso centrato su nuovi tipi di stimoli, sulla cura delle relazioni, sul potenziamento delle abilità e sull’approccio validante verso le finestre di ricordi e sulle manifestazioni emotive espresse.
Sono state individuate 10 persone per partecipare all’attività, alle quali se ne sono aggiunte altre due in itinere.
Il gruppo è essenzialmente disomogeneo sul piano delle caratteristiche psicofisiche ma perfettamente in grado di completarsi. Vale a dire che l’anziano con funzioni più ben conservate sostiene l’anziano che trova maggiore difficoltà (ad es. suggerendo). Gli anziani disorientati presenti nel gruppo d’altro canto non manifestano disturbi del comportamento tali da pregiudicare un buon funzionamento del sistema “gruppo”. Verso questi ultimi si è voluto invece puntare sul disturbo comportamentale predominante (ripetitività, affaccendamento, discorsi irrealistici) per portarlo nel contesto teatro come elemento caratteristico dell’età anziana.
Altri elementi sottolineati sono le difficoltà di movimento (anziani che si spostano con deambulatore o in carrozzina).
Il contesto dell’attività si è prefigurato come piacevole in tutti gli anziani, che hanno sempre atteso con piacere gli appuntamenti.
L’attività ha favorito le capacità espressive delle persone coinvolte, ha risposto ai loro bisogni di socializzazione e movimento. Le osservazioni da me svolte negli appuntamenti in cui ho potuto essere presente dimostrano chiaramente un cambio di postura e di espressione nella maggior parte di loro che apparivano più rilassati e sereni. Tale effetto si è protratto anche in seguito agli incontri.
In alcuni incontri sono stati coinvolti anche alcuni volontari richiedenti asilo presenti in struttura e due tirocinanti del COSSAR DA VINCI presenti nel mese di maggio.